martedì 30 giugno 2015

Preghiera di meditazione

"Possano tutti gli esseri avere pace e felicità
Possano tutti gli esseri liberarsi dall'ignoranza,
dai desideri, dalle avversioni.
Possano tutti gli esseri liberarsi
dalla sofferenza, dal dolore, dai conflitti.
Possano tutti gli esseri riempirsi di infinita
amorevole gentilezza ed equanimità.
Possano tutti gli esseri raggiungere
la completa illuminazione
"
(Preghiera di meditazione - Tiziano Terzani - Un indovino mi disse)

Corpo e Anima

"Non muovere mai l’anima senza il corpo, né il corpo senza l’anima, affinché difendendosi l’uno con l’altra, queste due parti mantengano il loro equilibrio e la loro salute."
(Platone)

Segui regole semplici

Fratello mio, segui regole semplici come sono semplici queste pietre, questa neve e questo sole che ci benedice……porta la pace in te e portala agli altri!
Ricorda che è necessario andare avanti nella storia, e che è necessario imparare a ridere e imparare ad amare….
A te fratello mio, lancio questa speranza, questa speranza di allegria, questa speranza d’amore perché tu elevi il tuo cuore, ed elevi il tuo spirito, e perché non dimentichi di elevare il tuo corpo

(Il Messaggio di Silo)

Lasciare che accada

"Devi lasciare che accada tutto ciò che deve accadere. Tutto deve essere uguale per te, il Bene e il Male, il Bello e il Brutto, la Stupidità e la Saggezza"
(Michael Ende)

lunedì 29 giugno 2015

Giovedì 2 luglio - Meditazione del Plenilunio - Ingresso gratuito - Prenotazione obbligatoria

Giovedì 2 luglio - Meditazione del Plenilunio - Ingresso gratuito
presso il Centro di Psicoterapia e Crescita Umana, via Marsala 11 - Firenze Ore 19,30

Meditazione per entrare in contatto con l'energia dei Maestri di Luce

Meditazione introdotta e condotta da Massimiliana Molinari

orario: dalle 19,30 alle 20,30 circa

Si consiglia un abbigliamento comodo e nella sala di meditazione si accede senza scarpe.

Posti limitati

Info e prenotazione: massimilianamolinari@gmail.com / roberto.diferdinando@tin.it - 3396788142/3339728888

venerdì 26 giugno 2015

Non c'è medicina contro certi malanni......

"La storia di questo viaggio non è la riprova che non c'è medicina contro certi malanni e che tutto quel che ho fatto a cercarla non è servito a nulla. Al contrario: tutto, compreso il malanno stesso, è servito a tantissimo. E' così che sono stato spinto a rivedere le mie priorità, a riflettere, a cambiare prospettiva e soprattutto a cambiare vita. E questo è ciò che posso consigliare ad altri: cambiare vita per curarsi, cambiare vita per cambiare se stessi. Per il resto ognuno deve fare la strada da solo. Non ci sono scorciatoie che posso indicare. I libri sacri, i maestri, i guru, le religioni servono, ma come servono gli ascensori che ci portano in su facendoci risparmiare le scale. L'ultimo pezzo del cammino, quella scaletta che conduce al tetto dal quale si vede il mondo sul quale ci si può distendere a diventare una nuvola, quell'ultimo pezzo va fatto a piedi, da soli."
(Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra)

Sii la preghiera....

"Sii la preghiera. Permetti e impegnati in una pulizia profonda. Trova la tua vera identità dentro di te. Sii onesto, aperto e corretto con te stesso. Impara l’autocontrollo. Impara a contenere la tua energia e a non disperderla. Coltiva la soddisfazione interiore. Se c’è una scelta, scegli il positivo. Identifica il tuo destino e servilo. Coltiva il carattere, l’impegno e la grazia. Equilibra te stesso, così non avrai bisogno di essere compensato dall’esterno. Abbandona la manipolazione e il controllo. Quando vuoi qualcosa, sii chiaro, chiedi, mantieniti calmo e lascia che arrivi. Sviluppa una mente meditativa per saper aspettare e vedere cosa ti arriva. Sviluppa una relazione con il divino che abita e respira in te.""
(Yogi Bhajan)

lunedì 22 giugno 2015

“Che cos’è la mediocrità?......"

Che cos’è la mediocrità? Mediocrità è un modo d’essere in cui le aspirazioni e gli aneliti verso i valori e i significati più elevati dell’esistere sono soppressi o latenti.
Mediocrità non è ciò che è nella media bensì il conformarsi alla media nell’assenza di desiderio, aspirazione e anelito per i valori e i significati più elevati dell’esistere.
Dato che nessun essere umano è nato con un desiderio intrinseco d’essere mediocre ma, al contrario, con il desiderio e l’aspirazione alla grandezza, la persona mediocre deve giustificare o ignorare la sua mediocrità per convivere con essa e con se stesso.
Ciò vuol dire che deve vivere una vita che è falsa e senza integrità disconnessa dai suoi desideri e le sue aspirazioni più profonde

(Yasuhiko Genku Kimura – tratto dal libro “Senza maschera di Avikal E. Costantino)
   

Essere adulti

"L'adulto ha tutte le risorse per sperimentare ed affrontare qualsiasi forma di energia si presenti: paura, dolore, forza, rabbia. Il bambino no."
(Avikal E. Costantino)

sabato 20 giugno 2015

"Non chiedere di avere una salute perfetta....."

"Non chiedere di avere una salute perfetta, sarebbe avidità. Fai della sofferenza la tua medicina, e non aspettarti una strada senza ostacoli. Senza quel fuoco la tua luce si spegnerebbe. Usa della tempesta per liberarti."
(Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra)

venerdì 19 giugno 2015

Il significato di “Educare”

Quando utilizziamo il verbo ‘educare’ o il sostantivo ‘educazione’, spesso, ci riferiamo ad un insieme di concetti, conoscenze, regole (anche di comportamento sociale) e modelli che abbiamo acquisito solitamente nei primi anni della nostra vita, essenzialmente trasmessi dall’esterno: ambiente familiare,  scuola, società….
Ma se recuperiamo l’etimologia del termine ‘educazione’, scopriamo che esso deriva dal verbo latino educere (cioè «trarre fuori, "tirar fuori" o "tirar fuori ciò che sta dentro"), derivante dall'unione di e- (“da, fuori da”) e ducere ("condurre"). Oppure deriva dal verbo latino educare ("trarre fuori, allevare"). Quindi, l’etimologia ci ricorda che educare non significa far cadere su un individuo, dall’alto, conoscenze e regole, ma aiutare il singolo individuo ad tirar fuori le proprie potenzialità, risorse e passioni, sostenerlo perché entri entrare in contatto con la propria Natura.
RDF

Presenza e disidentificazione dal falso sè

La pratica della presenza ci porta a scoprire chi siamo realmente, a farne esperienza. Quello che accade quando impariamo ad essere presenti è un processo di disidentificazione costante dalle storie che crediamo di essere, e attraverso le quali ci definiamo.
Scrive Almaas:“ Essere davvero indipendenti significa non dipendere dal passato; essere realmente se stessi vuol dire liberarsi da tutte le identificazioni che hanno contribuito a costruire un falso senso di identità. Essere ciò che siete veramente non dipende dal vostro agire nel mondo. Qualunque cosa facciate può essere un'espressione di chi siete , ma non vi definisce”..e ancora con questa storiella sufi..“Il maestro Zen Hakuin era lodato dai suoi vicini perchè conduceva una vita pura .
Vicino a lui viveva una bella ragazza , i cui genitori avevano un negozio di alimentari. Un giorno all'improvviso i genitori scoprirono che la ragazza era incinta.
Ciò li rese furiosi. Lei non voleva confessare chi era il suo uomo, ma dopo molte urla e minacce disse che si trattava di Hakuin.I parenti si recarono dal maestro, ma tutto quello che lui disse fu “Davvero?”
Dopo la nascita, il bambino fu portato da Hakuin. Il maestro nel frattempo aveva perso la sua reputazione, ma ciò non lo turbava affatto, e si prese cura del bambino. I vicini gli portavano il latte e tutto ciò di cui il piccolo aveva bisogno.
Un anno dopo la ragazza non poté più sopportare la situazione e disse la verità ai genitori:il padre del bambino era un giovane che lavorava al mercato del pesce.
Andarono immediatamente da Hakuin, per chiedere il suo perdono, per scusarsi e riprendere il bambino.
Hakuin non oppose difficoltà, e nel restituire loro il bambino tutto quello che disse fu:”Davvero?”
(Paul Reps, Zen Flesh Bones.) .
Le cose cambiano di continuo: a volte Hakuin veniva considerato buono, a volte cattivo, ma ciò non gli importava. Per lui non faceva differenza, perchè la considerazione degli altri non aveva nulla a che fare con chi egli era veramente. Egli era sempre ciò che era , e quello che gli accadeva intorno era per lui irrilevante”.

"Perché è così importante aprirsi alla realtà?

"Perché è così importante aprirsi alla realtà?
Narra un racconto Sufi:
“Qualcuno vide che Nasrudin cercava qualcosa in terra.
‘Cos’hai perso, Mullah?”, gli chiese.
‘La mia chiave di casa’, replicò lui. Allora si inginocchiarono entrambi per guardare meglio.
Dopo un po’, domandò di nuovo l’altro: ‘Dove l’hai persa esattamente?’
‘Dentro casa.’
‘E perché la cerchi qui?’
‘Qui c’è più luce che dentro casa mia.’
”"
(Idries Shah, The Exploits of the Incomparable Mulla Nasrudin)

giovedì 18 giugno 2015

I Principi

1. Andare contro l’evoluzione delle cose è andare contro se stessi.
2. Quando forzi qualcosa per raggiungere un fine, produci il contrario.
3. Non opporti ad una grande forza. Retrocedi finché non si indebolisca; allora, avanza con risolutezza.
4. Le cose stanno bene quando vanno insieme, non quando vanno separate.
5. Se per te stanno bene il giorno e la notte, l’estate e l’inverno, hai superato le contraddizioni.
6. Se persegui il piacere, ti incateni alla sofferenza. Ma se non danneggi la tua salute, godi senza inibizione quando si presenta l’opportunità.
7. Se persegui un fine, ti incateni. Se tutto ciò che fai, lo fai come un fine in se stesso, ti liberi.
8. Farai sparire i tuoi conflitti quando li avrai compresi nella loro radice ultima, non quando li vorrai risolvere
9. Quando danneggi gli altri, ti incateni. Ma se non danneggi nessuno puoi fare quello che vuoi con libertà.
10. Quando tratti gli altri come vuoi essere trattato, ti liberi.
11. Non importa da che parte ti abbiano messo gli eventi, ciò che importa è che tu comprenda di non aver scelto nessuna parte.
12. Gli atti contraddittori e quelli unitivi si accumulano in te. Se ripeti i tuoi atti di unità interna, niente ti potrà fermare.

(Il messaggio di Silo)

Spiritualità

"Voi non avete ancora imparato cosa sia la spiritualità. Non è una religione o una conoscenza o la felicità o la buona fortuna o la tragedia. La spiritualità è stare di fronte a voi stessi con un sorriso quando la vita vi affronta."
(Yogi Bhajan)

Tutti corrono, ma verso dove?

“[…] Tutti corrono,  ma verso dove? Perché? Molti sentono che questo correre non si addice e che ci fa perdere tanti vecchi piaceri. Ma chi ha ormai il coraggio di dire: <<Fermi! Cambiamo strada>>? Eppure, se fossimo spersi in una foresta o in un deserto, ci daremmo da fare per cercare una via d’uscita! Perché non far lo stesso con questo benedetto progresso che ci allunga la vita, ci rende più ricchi, più sani, più belli, ma in fondo ci fa anche sempre meno felici?
Non c’è da meravigliarsi che la depressione sia diventata un male tanto comune. E’ quasi rincuorante. E’ un segno che dentro la gente resta un desiderio di umanità
[…] ”.
(Tiziano Terzani)

mercoledì 17 giugno 2015

"Avevo tempo e silenzio..."

Dopo cena m’ero messo a poppa, sdraiato sulle assi di legno. Con lo sguardo  perso nell’infinità del cielo, ero distratto solo dai pensieri che giocavano a rincorrersi, e mi parve che stavo ritrovando non solo il piacere di viaggiare, ma anche quello di vivere. Non avevo più angosce, non sentivo più come un dramma il passare delle giornate, ascoltavo chi mi parlava, godevo di quel che mi succedeva attorno, avevo agio pe rimettere ordine nelle mie impressioni, per riflettere. Avevo tempo e silenzio: qualcosa di così necessario, di così naturale, ma ormai diventato un lusso che solo pochissimi riescono a permettersi. Per questo dilaga la depressione!
(Tiziano Terzani)

martedì 16 giugno 2015

La televisione



“[…] Angela mi dice che, se dovesse eliminare una delle invenzioni di questo secolo, ancor prima della bomba atomica, eliminerebbe la televisione. Non ha tutti i torti. La televisione riduce la nostra capacità di concentrazione, ottunde le nostre passioni, ci impedisce di riflettere, imponendosi come il più importante  – quasi il solo – veicolo di conoscenza. Eppure nessuna verità è più falsa di quella della televisione che, per sua necessità, trasforma ogni avvenimento, ogni emozione in uno spettacolo; con il risultato che nessuno riesce più a commuoversi o a indignarsi per qualcosa. Attraverso la televisione abbiamo immagazzinato milioni di informazioni, ma siamo diventati moralmente ignoranti. La televisione distrae, fa passare il tempo! Ma è davvero quello che vogliamo?
(Tiziano Terzani – Un indovino mi disse)

Esistenza

"Immagina una persona enormemente ricca: un giorno perde un portafoglio con dentro cento milioni. Per te una simile perdita sarebbe irreparabile, si tratterebbe di un incidente drammatico; ma per lui, che non sa nemmeno a quanto ammonta la sua fortuna, talmente tante sono le cose che ha, questo portafoglio non ha nessuna importanza. Allo stesso modo, quando scopri di essere tutto l'insieme della manifestazione, tutto questo splendore e questa incalcolabile profusione di esseri viventi, ti dimentichi del piccolo individuo. Ti dimentichi della sua esistenza, perché tu sei l'esistenza stessa, incommensurabile, inconoscibile. Capisci ora?"
(Nisargadatta Maharaj)

lunedì 15 giugno 2015

La Presenza

A fine maggio si è concluso il ciclo di incontri del Laboratorio di Pratica della Presenza.
Lo spazio che si è creato in questi mesi è stato caratterizzato da forte scambio e partecipazione, con la curiosità e il coraggio di esplorare in profondità chi siamo, momento dopo momento, praticando presenza, osservando cosa ci distoglie dalla presenza e cosa invece ci sostiene nell'esserci.
Questo appuntamento ripartirà a settembre e in questi mesi di pausa voglio condividere degli spunti presi da A.H.Almaas , per le persone che hanno partecipato, così da poter proseguire la pratica e per le persone interessate a partecipare, poiché sono i punti su cui noi lavoriamo durante i nostri incontri.


“Essere nel mondo ma non del mondo”....”Una persona che crede di essere il suo ego, le sue identificazioni, le sue idee e le sue esperienze passate, non è nel mondo ma del mondo, in quanto non è cosciente del suo vero essere, della sue essenza. Generalmente è difficile comprendere questo concetto, a meno che di tanto in tanto non si abbia un barlume di consapevolezza dell'essenza”... “vediamo dunque come l'identificazione con la personalità distorca la realtà e conduca inevitabilmente alla sofferenza”. 

domenica 14 giugno 2015

Mercoledì 17 giugno - Meditazione "a Sorpresa" - Ingresso gratuito - prenotazione obbligatoria

Mercoledì 17 giugno - meditazione "a sorpresa" - Ingresso gratuito
presso il Centro di Psicoterapia e Crescita Umana, via Marsala 11 - Firenze
Ore 20,30

Ultima meditazione (da scoprire…), in vista della pausa estiva, per questo ciclo di incontri gratuiti di pratica del mercoledì. Le meditazioni del mercoledì riprenderanno regolarmente a settembre.

Si consiglia un abbigliamento comodo e nella sala di meditazione si accede senza scarpe.

Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria. Posti limitati.
Meditazione introdotta e condotta da Roberto Di Ferdinando

orario: dalle 20,30 alle 21,45 circa

Si consiglia un abbigliamento comodo e nella sala di meditazione si accede senza scarpe

Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria. Posti limitati

Per info e prenotazioni: roberto.diferdinando@tin.it – cell.:3339728888

Interessi

"Mi muovo secondo i miei interessi, e cio' non mi rende codardo, ma neanche un eroe"
(Il messaggio di Silo)

venerdì 12 giugno 2015

La Meditazione

La Meditazione
1. Qui si racconta come il non-senso della vita si trasformi in senso e pienezza
2. Qui c'è allegria, amore per il corpo, per la natura, per l'umanità e per lo spirito
3. Qui si rinnegano i sacrifici, il senso di colpa e le minacce dell'oltretomba
4. Qui ciò che è terreno non si oppone a ciò che è eterno
5. Qui si parla della rivelazione interiore a cui giunge chi medita in umile e attenta ricerca

(Il messaggio di Silo)

Pensare

"Penso 99 volte e non trovo niente. Smetto di pensare, nuoto nel silenzio e la verità mi arriva."
(Albert Einstein)

giovedì 11 giugno 2015

Figli

"Fate un bel regalo ai vostri figli: lasciate che siano imperfetti"
(Nicola Brunialti)

La strada giusta

"Avete la sensazione profonda di aver trovato la strada giusta? Allora, seguitela senza chiedere l’opinione di nessuno. Se volete assolutamente porre delle domande, ponetele alla vostra anima, al vostro spirito, al vostro Dio interiore. Obietterete che non avete mai ricevuto la minima risposta da loro: ebbene, vi sbagliate. Ogni volta che interrogate il principio divino che è in voi, ricevete una risposta. Se non la sentite, significa che i muri della vostra coscienza sono troppo spessi. Diminuite lo spessore di quei muri, e constaterete che ogni volta vi viene data una risposta. Quando avete bisogno di essere guidati, rivolgete la vostra domanda al Cielo: fatelo sinceramente, intensamente. Una volta espressa la domanda, non pensateci più: la risposta verrà, entro un lasso di tempo più o meno lungo, tramite un animale, un oggetto, una frase letta o ascoltata, l’incontro con una persona, un sogno. Naturalmente, per riconoscerla bisogna saper essere attenti. Se ci riuscirete, sarete stupiti nel vedere il modo in cui il mondo invisibile vi dà le sue risposte."
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)

Il disagio e la paura nella pratica

“[…] Come sa chiunque abbia intrapreso un percorso di conoscenza di sé, di studio della mente, di pratica interiore, è raro, se non impossibile, che si possa transitare da uno stato confuso, conflittuale, doloroso a uno silenzioso e sereno solo con il semplice desiderio di bene. Molto più facilmente, quel desiderio stesso, mal compreso e non purificato dal paziente lavoro dell’ascolto appassionato e disinteressato del momento presente, sarà confuso con il voler allontanare la paura, respingerla e rifiutarla. Questo è, infatti, ciò che siamo condizionati a fare, inseguire ciò che ci dà piacere e rifuggire da ciò che ci provoca disagio e dolore. In questa dinamica reattiva perdiamo l’opportunità di comprendere ciò che accade, precludendoci la possibilità di familiarizzare con ciò che temiamo e quindi di riconoscerne i meccanismi di funzionamento imparando in questo modo ad esserne liberi.  […].”
(Andrea Anastasio)

Osservare la paura

“[…] Allora mi domando: “Perché, perché, perché penso al futuro e al passato in termini di piacere e dolore, sapendo che un pensiero simile crea paura? E’ impossibile per il pensiero fermarsi psicologicamente? Perché altrimenti la paura non finirà mai.” […] Potete osservare la paura senza trarne conclusioni, senza le interferenze della conoscenza che avete accumulato? Se non potete, allora ciò che state osservando è il passato, non la paura; se invece potete, allora state osservando per la prima volta la paura senza l’interferenza del passato.
[…] Allora, se voi la osservate e ci vivete insieme….se ci vivete insieme in modo completo, inevitabilmente vi chiederete: Chi è l’entità che vive con la paura? Chi è che osserva la paura, che ne guarda tutti i movimenti, che vede le sue varie forme insieme alla consapevolezza della sua matrice? L’osservatore è un’entità morta, un essere statico, che ha accumulato molte conoscenze e informazioni su se stesso, ed è questa cosa morta che sta osservando e vivendo con il movimento della paura?”. Non rispondete a me, rispondete a voi stessi. Voi, gli osservatori, siete un’entità morta che osserva una cosa viva, oppure siete una cosa viva che osserva una cosa viva? […] L’osservatore è il censore che non vuole la paura, l’osservatore è la totalità di tutte le sue esperienze della paura. Quindi, l’osservatore è separato dalla cosa che chiama paura; c’è uno spazio tra loro; egli cerca sempre di superarla o di sfuggirla, e di qui la costante battaglia tra lui e la paura, una battaglia che è un enorme spreco di energia […].”
(J. Krishanmurti)

La vera identità dento di noi

"Sii la preghiera. Permetti e impegnati in una pulizia profonda. Trova la tua vera identità dentro di te. Sii onesto, aperto e corretto con te stesso. Impara l’autocontrollo. Impara a contenere la tua energia e a non disperderla. Coltiva la soddisfazione interiore. Se c’è una scelta, scegli il positivo. Identifica il tuo destino e servilo. Coltiva il carattere, l’impegno e la grazia. Equilibra te stesso, così non avrai bisogno di essere compensato dall’esterno. Abbandona la manipolazione e il controllo. Quando vuoi qualcosa, sii chiaro, chiedi, mantieniti calmo e lascia che arrivi. Sviluppa una mente meditativa per saper aspettare e vedere cosa ti arriva. Sviluppa una relazione con il divino che abita e respira in te."
(Yogi Bhajan)

mercoledì 10 giugno 2015

Vivere assieme alla paura

“[…] Quante volte, nella nostra vita, abbiamo udito discorsi retorici sulla paura, dove l’enfasi viene posta sull’essere impavidi, sul coraggio necessario per sconfiggerla e come, paradossalmente, questo atteggiamento ha rafforzato il nostro senso di inadeguatezza e di insicurezza, ingredienti basilari del meccanismo della paura? Cosa è necessario affinché questo muoversi assieme alla paura possa prendere vita, cosa rende la mente e il cuore straordinariamente acuti? […] Krishnamurti porta l’accento su quella dimensione eccezionalmente potente che si manifesta quando, al posto della resistenza, l’ascolto profondo opera una metamorfosi preziosa, aprendo i nostri cuori e le nostri menti a qualcosa di vivo. E’ questa apertura del cuore e della mente che rende il vivere assieme alla paura un processo misteriosamente trasformante, non una rassegnazione passiva alle evenienze, alla ‘cattiva sorte’.
Questo vivere assieme è il lasciare andare qualsiasi tentativo di controllo, di manipolazione, di resistenza alla paura, e questo lasciare andare è già portatore di guarigione, in quanto fa cessare il dolore provocato dalla resistenza, dall’avversione al cambiamento. La paura è una forma di radicamento nell’avversione , forse meno immediatamente eclatante della forma aggressiva dell’avversione, che è la rabbia, ma ugualmente velenosa. Vivere con una cosa viva significa mettere fine alla frammentazione progressiva che causiamo quando trattiamo la paura come una cosa da allontanare, e questa frammentazione ci taglia fuori dalla vita, tanto più quanto più è forte la resistenza. 
[…]
(Andrea Anastasio)

lunedì 8 giugno 2015

20 e 21 giugno - Seminario: Decondizionare e Trasformare le Credenze Limitanti

20 e 21 giugno
Decondizionare e Trasformare le Credenze Limitanti
dalle 10 alle 18 condotto dalla Dottoressa Massimiliana Molinari.

Questo è un lavoro molto profondo di riconoscimento e trasformazione., utile a chi sta già facendo un percorso perchè accelera molto il lavoro personale, utile  per chi sente di voler lavorare su un tema specifico che sente come bloccante in questo momento della nostra vita, utile per chi desidera conoscersi di più e ampliare la consapevolezza di sè.

Nel nostro quotidiano ci sono delle scelte che facciamo,  modalità di reagire che spesso vanno in direzione contraria a quello che desidereremmo (ci mettiamo a dieta e poi ci abbuffiamo, desideriamo essere liberi e non riusciamo a staccarci dalle persone, desideriamo relazioni affettive e invece creiamo conflitti), e non ci spieghiamo come mai. Le credenze limitanti sono delle convinzioni registrate a livello non cosciente che organizzano le nostre risposte agli eventi della vita (“non valgo, sono debole, sono incapace,  per me non c’è gioia, non posso essere felice, la vita ce l’ha con me o non mi sostiene”) e hanno più potere dei nostri desideri coscienti perché sono agganciate a dei condizionamenti affettivi antichi. In questo seminario lavoreremo con delle pratiche di consapevolezza e di meditazione per portare alla luce il condizionamento limitante, e lo trasformeremo secondo le qualità e indicazioni della nostra natura più profonda. Per consentire un miglior lavoro  ai partecipanti il gruppo è a numero chiuso. Per chi ha già partecipato al seminario è possibile partecipare alla sola giornata di domenica ad un prezzo ridotto.

Per informazioni e prenotazioni
Tel. 3396788142  oppure massimilianamolinari@gmail.com
http://psicoterapiaecrescitaumana.blogspot.it/

domenica 7 giugno 2015

Mercoledì 10 giugno - Atisha - Meditazione del Cuore - Ingresso gratuito - prenotazione obbligatoria

Mercoledì 10 giugno  - Atisha - Meditazione del Cuore - Ingresso gratuito
presso il Centro di Psicoterapia e Crescita Umana, via Marsala 11 - Firenze
Ore 20,30

Atisha - Meditazione sul Cuore e sul suo potere di guarigione

Atisha fu un grande maestro di saggezza che creò una profonda tradizione di amorevolezza per tutti gli esseri senzienti ossia per ogni creatura vivente. Atisha scoprì che il cuore è la vera pietra filosofale capace di trasformare il dolore pesante e scuro in energia amorevole, luminosa e solare come l’oro.

Meditazione introdotta e condotta da Roberto Di Ferdinando

orario: dalle 20,30 alle 21,45 circa

Si consiglia un abbigliamento comodo e nella sala di meditazione si accede senza scarpe

Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria. Posti limitati

Per info e prenotazioni: roberto.diferdinando@tin.it – cell.:3339728888

La ricchezza nascosta nel nostro cuore

La ricchezza nascosta nel nostro cuore, nella nostra vita ed esperienza è qui, non là, in un’esistenza migliore,un’altra casa, un’altra carriera,un’altra relazione, un altro paese o insegnamento spirituale.
(Idries Shah)

venerdì 5 giugno 2015

Ove ti trovi adesso é dove sei

"Ove ti trovi adesso é dove sei.
Puoi aver concepito uno smisurato desiderio di trovarti altrove, facendo altro, ma tu non sei là sei qui.
Fai esperienza di questo momento in tutta la sua pienezza.
"
(Proverbio Zen)

giovedì 4 giugno 2015

La vita non è ideale

“[…] senza nemmeno rendercene conto che siamo sempre alla ricerca di condizioni ideali, temendo i fuori programma e che questo modo di procedere ci allontana dalla verità della vita. La vita non è ideale, ma è bella e spaventosa allo stesso tempo. Questa è la grande verità che siamo invitati ad affrontare e, in virtù del cammino  interiore, vediamo meglio sia la bellezza sia la fragilità della vita. Imprevedibilità, precarietà e vulnerabilità fanno paura ai nostri teneri cuori che corrono a cercare sicurezza nella reattività, diventando così sempre più fragili e timorosi. In verità l’unico rifugio sicuro è quello che possiamo trovare nel coraggio della consapevolezza: la luce della consapevolezza, che tutto illumina, consente di vedere quanta fragilità derivi dalla non accettazione della verità delle cose così come sono […].”
(Neva Papachristou)

La pace

“[…] Un’altra modalità attraverso la quale alimentiamo la non pace è andare continuamente alla ricerca di sensazioni piacevoli, convinti come siamo che da essa dipenda la nostra felicità. Legittimo, fantastico…ma un po’ problematico! Innanzitutto perché anche le sensazioni piacevoli sono soggette alla legge del cambiamento e quindi prima o poi finiscono, poi perché non possiamo fare affidamento sul fatto che le incontreremo sempre! Infatti ogni giorno ci saranno anche tante sensazioni spiacevoli e altre ancora né piacevoli, né spiacevoli. Quindi è evidente che attaccarsi alle sensazioni piacevoli, sperando di essere in pace, vuol dire voler mettere radici in qualcosa di molto condizionato e fragile. Il punto importante da capire è proprio che la reattività viene alimentata dalla nostra totale convinzione che la felicità e l’infelicità dipendano dal tipo di sensazioni che avremo. Ecco perché, quando incontriamo sensazioni che ci risultano spiacevoli, automaticamente ci sentiamo infelici. [...].”
(Neva Papachristou)

Il vero amore

"Il vero amore contiene l’elemento della gentilezza amorevole, che è la capacità di offrire felicità. Per rendere felice una persona bisogna esserci. Si dovrebbe imparare a guardarla, a parlarle."
(Thich Nhat Hanh, Tutti i segreti dell’amore)

mercoledì 3 giugno 2015

Ritorno al respiro

“[…] Grazie alla coltivazione della pacificazione, allenando il ritorno al respiro, impariamo a lasciare andare la consolidata abitudine ad afferrare ogni pensiero che attraversa la nostra mente. Infatti, malgrado molti di noi avvertano stress causato dalla proliferazione mentale, pochi si rendono effettivamente conto di quanto impegno rivolgono ad alimentarla e di quanto sono sempre all’opera nel fabbricare pensieri, giudizi, ricordi, opinioni e immaginazioni!
La meditazione ci educa ad una relazione sincera con noi stessi, grazie alla quale possiamo scoprire che noi non ci perdiamo in particolari preoccupazioni, ragionamenti o ricordi, ma che spesso siamo letteralmente persi in pensieri che non hanno per noi alcuna reale importanza. La distrazione infatti, a meno che non stiamo attraversando momenti difficili della nostra vita, è principalmente dovuta all’abitudine a disperderci, a non essere uniti, presenti e centrati.
[...] L’impegno a tornare alla consapevolezza del respiro allena il lasciare andare, infatti ogni volta che torniamo al respiro dobbiamo lasciare andare tutto ciò che ci aveva portato via.
La pratica della concentrazione addestra la stabilizzazione mentale e la capacità di esser epresenti a ciò che è realmente presente
[…].”
(Neva Papachristou)

Sofferenza

"Un uomo può compiere imprese stupefacenti e assimilare una grande quantità di conoscenze, eppure non avere alcuna comprensione di sé. Ma la sofferenza spinge un uomo a guardarsi dentro. Se vi riesce, ecco che là, dentro di lui, comincia il suo apprendimento."
(Søren Kierkegaard)

martedì 2 giugno 2015

La ricchezza nascosta nel nostro cuore

La ricchezza nascosta nel nostro cuore, nella nostra vita ed esperienza è qui, non là, in un’esistenza migliore,un’altra casa, un’altra carriera,un’altra relazione, un altro paese o insegnamento spirituale.
(Idries Shah)

Anima

"Se dovete convincervi a dire di "si", vuol dire che l'anima ha detto di "no". Ricordatevi bene: quando l'anima dice di "si", non avete alcun bisogno di convincervi."
(Vadim Zeland)

lunedì 1 giugno 2015

Ogni bambino nasce felice......

"Ogni bambino nasce felice.
Ogni bambino nasce innocente e meraviglioso. Ma poi accade qualcosa e tutti quei bambini meravigliosi si perdono; la loro innocenza viene distrutta.
Tutta la loro felicità si trasforma in disperazione. Osserva un bambino che raccoglie conchiglie sulla spiaggia: è più felice dell'uomo più ricco del mondo. Qual è il suo segreto?
Il bambino vive nel momento presente, si gode il sole, l'aria salmastra della spiaggia, la meravigliosa distesa di sabbia.
È qui e ora. Non pensa al passato, non pensa al futuro.
E qualsiasi cosa fa, la fa con totalità, intensamente; ne è così assorbito da scordare ogni altra cosa. Il segreto della felicità è tutto qui: qualsiasi cosa fai non permettere al passato di distrarre la mente e non permettere al futuro di disturbarti."
(Osho Rajneesh)