mercoledì 18 settembre 2013

La dipendenza affettiva

In questi anni si sta parlando sempre di più di un particolare disagio psicologico che si manifesta nelle relazioni affettivamente più importanti, relazioni di coppia ma anche  figli con i genitori e viceversa, a volte amicizie.
Cos’è la dipendenza affettiva?
La dipendenza affettiva è una modalità relazionale difensiva che si attiva in età adulta all’interno delle relazioni affettive significative prevalentemente di coppia. L’individuo  che mette in atto tale modalità vive la convinzione pur essendo adulto/a  di non poter stare senza la presenza della “persona amata”. Esiste nella vita di ogni individuo un momento in cui tale dipendere dall’altro/a è sano e funzionale allo sviluppo psicofisico, ovvero nell’infanzia ; il perdurare di tale modalità dopo l’età adolescenziale è invece indicativo dell’incapacità dell’individuo di vivere autonomamente e di tollerare vissuti emotivi dolorosi. Diversamente dal rapporto di dipendenza della bambino/bambina nei confronti del genitore, il soggetto adulto “dipendente affettivo” non è appagato e felice, poiché ha la percezione e l’illusione che la sua felicità dipenda dal comportamento dell’altro/a nei suoi confronti.
Queste di seguito sono alcune affermazioni che sono valide in presenza di questa problematica.
 In ogni caso è consigliabile rivolgersi a degli specialisti per fare una valutazione approfondita.

-Ogni volta che il /la mio/a partner non è con me mi sento solo/a
-Mi percepisco come una persona completamente altruista, votata al bene degli altri
-Ho bisogno di conferme continue dell’amore del mio/a partner
-Ogni frase che lui/lei mi dice l’analizzo cercando i segnali che mi vuole bene
-Sono imbarazzato/a quando ricevo riconoscimenti, lodi o regali
-Quando il /la mio/a partner vuole fare cose senza di me io soffro molto
-Considero più importante l’approvazione delle altri/altre che quella che posso darmi da me, rispetto ai miei pensieri, sentimenti e comportamenti
-Non mi percepisco come una persona adeguata, amabile o di valore
-Accetto compromessi rispetto ai miei valori e alla mia integrità per evitare il rifiuto e la rabbia da parte delle altri/altre
-Divento punitivo/a e colpevolizzante se il /la mio/a  partner vuole stare del tempo o fare cose da solo/a
-Spingo la lealtà all’estremo, restando in situazioni pericolose troppo a lungo
-Se il /la mio/a partner non mi cerca, telefona, scrive come al solito ho dei malesseri fisici (ansia, angoscia, tremori, palpitazioni) e inizio a pensare che mi lascerà
-Rinuncio ai miei interessi e ai miei hobby per fare ciò che vogliono le altri/altre
-Senza di lui/lei la mia vita non ha senso
-Ho bisogno di avere sempre sotto controllo il /la mio/a partner  per sentirmi tranquillo/a
-Cerco di convincere le altri/altre su cosa “dovrebbero” pensare e come dovrebbero sentirsi “veramente”
-Mi aspetto, voglio e pretendo che lui/lei  si prenda cura di me
-Credo che se lui/lei mi amasse veramente non si comporterebbe così
-Sono alla continua ricerca di rassicurazioni sul mio aspetto fisico e sul mio valore
-Ricerco di essere capito/a dal il /la mio/a partner e se non accade mi sento abbandonato/a e non sostenuto/a
-Ho bisogno di sentirmi necessario/a per entrare in relazione con le altri/altre
-Soffro  perché il /la mio/a  partner non riconosce tutti i sacrifici che faccio per lui/lei

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