“Stephen, ascolta. Stephen, prova, a metà dell’estate, a
parlare di Natale a un ragazzino di dieci anni. Tanto verrebbe parlare a un
adolescente dei suoi progetti pensionistici. Per i bambini, l’infanzia è senza
tempo. E’ un presente continuo. Tutto quanto si coniuga al presente. Certo
hanno ricordi anche loro. Certo anche per loro il tempo si muove un poco
intorno a un Natale che viene sempre alla fine. Ma non ne hanno la percezione. Percepiscono
quel che è l’oggi soltanto, e quando dicono “da grande”…lo fanno sempre con una
certa dose di incredulità. Come potrebbero mai essere altro da quello che sono?...”
(Ian McEwan – Bambini nel tempo)
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