giovedì 21 maggio 2015

Lavorare con il dolore fisico di Jon Kabat-Zinn


L’avversione al dolore è in realtà un’avversione alla sofferenza mal riposta. Di solito non distinguiamo sofferenza e dolore, ma ci sono differenze importanti fra le due cose. Il dolore è un ingrediente naturale delle esperienze della vita. La sofferenza è una delle possibili risposte al dolore fisico o emotivo. Essa ha a che fare con i nostri pensieri e sentimenti, e con il modo in cui interpretiamo la nostra esperienza. Anche la sofferenza è un’esperienza naturale. A volte, anzi, si parla della condizione umana come intrinsecamente caratterizzata dalla sofferenza. Ma è importante ricordare che la sofferenza è solo una delle risposte possibili all’esperienza del dolore. Anche un lieve dolore può causarci grande sofferenza, se per esempio temiamo che sia indicazione di un tumore o di qualche altra grave malattia. Lo stesso dolore può sembrarci una cosa da nulla, solo un piccolo disturbo, quando siamo rassicurati dagli esiti negativi di tutti gli esami e sappiamo che non c’è pericolo che sia una cosa seria. Perciò non è sempre il dolore in sé, ma piuttosto il modo in cui reagiamo a esso, a determinare il grado di sofferenza che viviamo. Ed è la sofferenza la cosa che ci fa più paura, non il dolore.(…)".
Lavorare con il dolore fisico di Jon Kabat-Zinn (Vivere momento per momento, pag. 189-197

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